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Cinema – Vittoria Peace FilmFest – IX Edizione

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Da lunedì 13 a giovedì 16 dicembre torna al cinema, nella multisala Golden, la nona edizione del Vittoria Peace Film Fest, dopo la parentesi in streaming, sulla piattaforma MyMovies, a causa della pandemia.  Il  festival per la pace e per la vita è un progetto di G&G Cinema Teatri Arene, realizzato in collaborazione con il Cineclub d’Essai di Vittoria, grazie al sostegno del ministero della Cultura, del ministero dell’Interno – Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), dell’Assemblea regionale siciliana e con il patrocinio della Città di Vittoria. Direttori artistici: Giuseppe e Luca Gambina.
Dal 2018 il festival è presieduto dal regista Pasquale Scimeca, mentre il cineasta Nello Correale ne è il presidente onorario.
I film, i corti e i documentari affrontano i temi della difesa dei diritti umani e dell’ambiente. Evento di questa edizione sarà l’anteprima siciliana del documentario Il pranzo di Francesco di Pasquale Scimeca, alla presenza del regista.
Grazie alla collaborazione con il sindaco di Vittoria Francesco Aiello è anche previsto il conferimento della cittadinanza onoraria al regista che, con il suo impegno, ha contribuito alla crescita culturale di questa manifestazione cittadina che veicola valori di giustizia e libertà.
Altre due anteprime siciliane arricchiscono la manifestazione: La macchina delle immagini di Alfredo C. del regista italo-albanese Roland Sejko e Gagarine di Fanny Liatard e Jeremy Trouilh.
Il seminario stampa, ideato da Gianni Molé, previsto martedì 14 dicembre, è curato da Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista spesso in prima linea sui fronti di guerra. All’incontro dedicato ai giornalisti interverranno: Sonia Iacono, segretaria dell’Assostampa Ragusa e Roberto Ginex, segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa. Coordina: Prospero Dente, segretario dell’Assostampa di Siracusa.
Due gli omaggi del Vittoria Peace Film Fest: il primo è dedicato a Maria Grazia Cutuli, nel ventennale della morte, avvenuta lungo le strade dell’Afghanistan; il secondo è dedicato a Franco Battiato, attraverso la lettura di alcuni testi delle sue canzoni: un progetto di Nello Correale, realizzato da Elisa Di Dio.
Il concorso di documentari e cortometraggi (selezionati dalla Filmoteca Laboratorio 451, a cura di Andrea Di Falco, in collaborazione con Chiara Pitti, Elisa Ragusa, Francesco Savarino) e di lungometraggi (selezionati dai direttori artistici) si concluderà con la premiazione delle migliori opere secondo il giudizio di una giuria di esperti e di una di studenti impegnati nel Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).
Due i premi speciali assegnati dal Vittoria Peace Film Fest: il Premio Sebastiano Gesù, “Cinema per la pace”; e il Premio giornalistico Gianni Molè, “Cronisti per la pace”.
Oltre che nella multisala GOlden, la proiezione dei cortometraggi e dei documentari in concorso sarà anche in streaming, attraverso la piattaforma di MyMovies, per consentire la visione delle opere su tutto il territorio nazionale. Un altro spazio sarà all’aperto della Multisala, con l’opportunità di incontrarsi per commentare i film, intervistare gli ospiti e vivere al meglio le atmosfere del festival.
Oltre al seminario per giornalisti, è previsto quello per i docenti, che vede impegnati scuole, club e associazioni in rete. Sono in programma le matinée e il Pcto per gli studenti delle scuole superiori grazie alla tutor Liliana Stimolo, per  fare conoscere l’impresa culturale del tempo libero e la produzione dei prodotti audiovisivi.
La sinergia con il Sai ex Sprar/Siproimi continua anche quest’anno, grazie agli apporti e ai contributi culturali delle cooperative Foco, Iride e della Diaconia Valdese, che insieme, invitano a conoscere la realtà di rifugiati politici, minori, donne, giovani in fuga dai Paesi in guerra.
In questa edizione uno spazio speciale sarà dedicato allo sviluppo ecosostenibile: oltre al film sull’impegno di Greta Thunberg, sono riportate esperienze di orti e giardini urbani sociali, scolastici, diffusi e di pace. Su questa realtà è stata realizzata una delle due mostre del festival, mentre la seconda è un itinerario lungo la Riserva naturale orientata pino d’aleppo, istituita l’8 giugno del 1990. Questa sezione prevede anche un documentario sul verde come luogo identitario di un luogo (l’Alta Val Tramigna) e interventi sui nuovi stili di vita, anche in collegamento con gli obiettivi Onu dell’Agenda 2030. Gli interventi di due rappresentanti della Cittadella della Pace di Arezzo sono l’occasione per conoscere percorsi di gestione e risoluzione dei conflitti e di incontro tra studenti provenienti da diverse parti del mondo.

 

 

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