Riceviamo dall’I.C. Traina e volentieri pubblichiamo
L’adolescenza, si sa, è una fase cruciale del ciclo della vita, durante la quale avvengono cambiamenti determinanti a livello biologico, psicologico e socioculturale. In quest’epoca si sviluppa maggiormente la corteccia frontale e prefrontale, ossia la zona del cervello deputata alla regolazione delle emozioni, allo sviluppo della memoria e del pensiero critico e al problem solving.
Un danno alla corteccia cerebrale e al sistema nervoso centrale può, dunque, causare problemi seri per tutta la vita. In Italia i giovani tra gli 11 e i 25 anni sono circa otto milioni, il 10% dei quali prova insoddisfazione per la propria vita, per le proprie relazioni amicali e familiari.
Proprio a questi ottocentomila giovani occorre prestare attenzione, per riconoscere precocemente tutti quei comportamenti “tossici” che possono sfociare, in età adulta, in vere e proprie patologie psichiche e che sono correlate alle dipendenze da sostanze, ossia da alcol (tristemente noto è il fenomeno del binge drinking, letteralmente “abbuffata alcolica), da fumo (la prima sigaretta si fuma già a undici anni), da droga (ne compaiono di nuove un centinaio ogni anno) e alle dipendenze comportamentali, cioè da tecnologia (Internet, il gambling, i social networks, la pornografia, i videogiochi), da gioco d’azzardo (ludopatia).
Sempre più diffusa la comorbilità, ossia la presenza contemporanea nello stesso soggetto di più dipendenze. L’accesso alla dipendenza scaturisce nella maggioranza dei casi dal desiderio dell’adolescente di farsi accettare dal gruppo di coetanei, dalla volontà di ricercare emozioni e sensazioni forti; una volta acquisita la dipendenza, poi, a complicare le cose quasi sempre si aggiungono l’incapacità di comprendere la gravità del disturbo e la convinzione di poter smettere, volendo, in qualsiasi momento. Risulta perciò essenziale attivare adeguate misure di prevenzione, che certamente possono essere determinanti per il contenimento di questi disturbi in costante aumento.
Per tali ragioni l’ICS “Filippo Traina” di Vittoria, guidato dal Dirigente prof. Carmelo La Porta, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’U.O.C. Dipendenze Patologiche dell’Asp di Ragusa, che prevede l’attivazione di incontri (nei mesi di febbraio e marzo) alla presenza di un operatore esperto dell’Asp sulla prevenzione dall’alcol, droga, fumo e dipendenze tecnologiche. Referente per il progetto è la prof.ssa Giovanna Iacono.
La metodologia d’intervento prevede, oltre alle “canoniche” comunicazione orizzontale e formazione di famiglie e docenti, anche la presenza, nei principali luoghi di aggregazione giovanile della provincia, di un Camper-studio attrezzato ad ufficio mobile, atto a veicolare (in tutti i sensi!) personale specializzato e informazioni rigorose e scientificamente fondate.
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