giovedì, Novembre 21Città di Vittoria
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b) la Società operaia di M.S. Ferdinando Jacono

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La Società Operaia di Mutuo Soccorso, oggi “Ferdinando Jacono”.

 A pianterreno del convento, alcuni locali sono occupati dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso “Ferdinando Jacono”. La Società nacque il 24 agosto 1862, su iniziativa di alcuni artigiani confrati dell’antica congregazione di San Francesco d’Assisi, nata all’interno della Grazia nel 1732. La Società all’inizio fu ospitata nella chiesa di Sant’Antonio Abate, già chiusa al culto, ma nel 1864 i suoi dirigenti chiesero ed ottennero dai procuratori l’uso dei locali dell’Oratorio della Confraternita delle Stimmate di San Francesco (un’antica cappella, dove oggi è la segreteria della Società). Dal novembre 1864, la Società Operaia aprì la sua attività in questo piccolo locale che in quanto non più di pertinenza ecclesiastica non fu espropriato dallo Stato nel 1867 e rimase in proprietà alla Società. In seguito, a causa del gran numero di artigiani iscritti, la Società chiese ed ottenne dal Comune altri locali ed una parte del chiostro, che fu chiuso. A seguito del restauro, la Società ha dovuto restituire all’uso pubblico la parte di chiostro occupata dal 1877 e ha ottenuto un altro locale in uso al piano superiore.

Il sodalizio è proprietario di opere d’arte. La Società commissionò al pittore Giuseppe Mazzone (1838-1880) i ritratti di Vittorio Emanuele (1865); di Giuseppe Garibaldi (1865); di Giuseppe Mazzini (1872). Nel 1885 ebbe in dono dallo scultore Simone Palizzolo un busto di Garibaldi in pietra bianca di Ragusa. La Società ne fu così contenta che commissionò allo stesso scultore anche un busto di Giuseppe Mazzini. Nel ringraziare l’arciprete Federico La China che aveva donato una sua casa al sodalizio con l’obbligo di finanziare l’estrazione di due legati di maritaggio l’anno, nel novembre 1893 il prof. Valenti di Palermo fu incaricato di realizzare un busto raffigurante Monsignor Federico La China. L’opera fu sistemata nel salone sociale nel luglio 1894 e reca la firma di Salvatore Sciacco, che probabilmente la portò a termine, ma oggi fa bella mostra di sé nel chiostro. Nel 1909 i locali furono completamente rinnovati e la volta e l’arco del salone furono affrescati da Gioacchino Santocono, di Terranova, autore della decorazione della volta del Salone degli Specchi di Palazzo Jacono-Rizza1.

 

NOTE

1] Per una storia completa del sodalizio, cfr. Paolo Monello, La Società Operaia di Mutuo Soccorso oggi “Ferdinando Jacono”, 2002.

 

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