Da La Barbera apprendiamo che all’interno della nuova chiesa furono fondate nuove confraternite. Dopo quella del Santissimo Crocifisso (1644, 1659) e del Carmine (nel 1661) già operanti nella vecchia chiesa, nella nuova nacquero l’Opera del SS.mo al Circolo (1723), l’Opera del SS.mo Sacramento del Viatico (prima del 1731), la confraternita della Madonna della Mercede (1750) e la Compagnia di San Giovanni Battista (1763)1. Tra esse ricevettero donazioni:
- l’Opera del SS.mo Sacramento del Viatico. Donna Giuseppa Ricca nel 1731 donò una casa, seguita da Giovanni Migliorisi nel 1735 e da Antonino Migliorisi (un magazzino) nel 1740. L’Opera presentò il rivelo nel 1748, con bilancio in perdita: entrate di onze 127 ed uscite di onze 140;
- l’Opera del SS.mo Sacramento del Circolo o al Circolo. Compare per prima una donazione del sac. don Gio. Batta Muscio (22 maggio 1723) relativa a terre irrigue in contrada Cammarana, mentre il 1° dicembre 1723 «Don Cristofalo Garì, il b.ne don Antonino Custureri, don Francesco Catalano, don Oratio Mandarà, don Giuseppe Lupo, Giacomo Judici, Francesco Terranova, m.ro Carmelo Sant’Angelo e Biaggio Ridolfo di questa, pro rata…hanno assignato all’Opera del SS.mo Sagramento del Circolo onze 7.13 annuali, cioè il detto di Garì onza 1 annuale sopra il suo paratore in…q.ta della cava di Cammarana, qf. con il suo molino; il detto di Giunta [errato per Custureri?] onza 1 sopra quello cenzo perpetuo dovuto da Caterino Giaquinta;[manca la quota di Catalano] il detto di Mandarà tt. 24 annuali supra una casa nel q.ro di S. Maria della Gratia qf. con palazzo del d.o di Mandarà; il detto di Lupo tt. 25 annuali supra tutti i suoi beni; il detto di Judici onza 1 annuale sopra una casa grande…q.ro della Gratia qf. con casa di Vincenzo Tomasi; il detto di Terranova onza 1 annuale sopra una casa grande qf. con casa di Giovanne Mustili; il detto di Santangelo tt. 12 annuali sopra quelli sue terre nella q.ta di Maritaggi qf. con terre di Sebastiano Mangiapani; ed il detto di Ridolfo tt. 12 annuali sopra il suo terreno…q.ta del Cozzo dell’oro qf. con terre di Giuseppe Consalvo…».
Nel 1741, l’Opera acquistò due stanze a confine con la sacrestia della chiesa), un tempo a confine con il palazzo di don Paolo Mallo (una da Gio. Batta Santangelo e l’altra dall’arciprete Ricca). Nel rivelo del 1748, l’Opera dichiara entrate da case e terre per onze 337 ma uscite per onze 452 per censi sulle case e le terre ricevute in donazione, onze 120 al sacerdote che espone il SS.mo Sacramento e mezzo quintale di cera.
Degli altari citati nei documenti oggi rimangono ancora nello stesso posto quelli del Santissimo Crocifisso (ex Oratorio), della Beata Concezione o Immacolata, di San Giacomo: tutti gli altri hanno mutato nome e titolo.
NOTE
1] Nel 1913 nacque la Congregazione Pia Unione Maria Addolorata.