Il vecchio Municipio
Essendo insufficienti i locali del Municipio ad ospitare tutti gli uffici, nel biennio 1905-1906 gli amministratori dell’epoca cercarono di costruire un nuovo edificio e bandirono un concorso, che fu vinto dal progetto dell’arch. Saverio Fragapane, seguace di Basile. Purtroppo per Vittoria, non se ne fece nulla. Pertanto, a poco a poco furono acquistati altri locali sul fronte della piazza e sulla via Bixio. In occasione delle celebrazioni del III Centenario, sulla facciata lungo la via Carlo Alberto fu affissa la seguente lapide: «Vittoria Colonna Henriquez/ideò compose/ la sicurezza la prosperità/ di questi campi/sacra rendendo a la colonia agreste/ la carità de la nova Patria/ sacro l’amore de la fatica/e de l’industria/Municipio e Popolo/solvendo il voto di tre secoli/il XXIV Aprile MCMVII/questa lapide/pose». Nel luglio successivo, per festeggiare il centenario della nascita di Garibaldi nella facciata all’angolo, sulla via Garibaldi, fu scritto nel marmo: «A Giuseppe Garibaldi/ epigono fatale di cavalieri italici/cosciente d’universali doveri/ che sul Tirolo sul Gianicolo/ da Calatafimi a Capua/fiero ai nemici clemente ai vinti/ rivelò la gloria/ favoreggiante al riscatto d’Italia/sovvenne alla moria di Marsiglia/ vendicò a Digione/ l’imperiale ingiuria di Mentana/e sempre e dovunque/ in pace e in guerra/assertore potente/ della moltitudine/ curva al dispotismo ligia/a la teocrazia/ indicò/ne la forza dei plebisciti/ l’ordine sociale de le genti/di verità e di giustizia/il popolo vittoriese/IV luglio MCMVII». Le lapidi furono probabilmente dettate dal prof. Giovanni Nicolosi ed andarono purtroppo distrutte nel 1970 (quella del III Centenario fu da me fatta rifare ed oggi è affissa nella parete dello scalone d’onore a Palazzo Jacono; non arrivai a far rifare quella dedicata a Garibaldi).
Danneggiato dal terremoto del 1908, nonostante vari interventi, il Municipio, dichiarato pericolante nel 1965, nel maggio 1970 fu abbattuto, con l’intero isolato, in base ad una vecchia previsione di piano indicata genericamente nel P.R.G. del 1956, quando si prevedeva di creare un moderno Centro Direzionale nell’isolato davanti alla chiesa del Sacro Cuore.
NOTE