Andrea Camilleri – Scrittore. Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri ha vissuto per anni a Roma, dove è morto il 17 luglio 2019.
Regista, autore teatrale e televisivo, ha scritto saggi sullo spettacolo. Negli anni 1945-50 ha pubblicato racconti e poesie, vincendo anche il Premio St. Vincent. Ha insegnato Istituzioni di Regia all’Accademia d’Arte Drammatica. E’ sposato, ha tre figlie e quattro nipoti. La mattina, appena alzato, gli piace tambiasare per una mezzorata circa, facendo tutte quelle cose inutili come raddrizzare un quadro o scorgere la copertina di un libro. Non ha mai sostenuto l’esame di maturità perché a metà maggio del 1943 il preside del liceo classico di Agrigento, frequentato da Camilleri, decise che sarebbe valso il solo scrutinio a causa dell’imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate.
A giugno infatti inizia, come ricorda lo scrittore: “una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura”.
Sin dal 1949, Camilleri lavora come regista e sceneggiatore; in queste vesti ha legato il suo nome ad alcune fra le più note produzioni poliziesche della TV italiana, come i telefilm del Tenente Sheridan e del Commissario Maigret, e a diverse messe in scena di opere teatrali, sempre con un occhio di riguardo a Pirandello.
Col passare degli anni, ha affiancato a questa attività quella di scrittore; è stato infatti autore di importanti saggi “romanzati” di ambientazione siciliana nati dai suoi personali studi sulla storia dell’isola. Del 1978 è l’esordio nella narrativa con Il corso delle cose (Lalli).
Nel 1980 esce da Garzanti Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigàta a cavallo tra la fine dell’ ‘800 e l’inizio del ‘900. Ma è nel 1992, con l’apparizione (sempre da Sellerio, che pubblica la gran parte delle sue opere) de “La stagione della caccia, che Camilleri diventa un autore di successo. Oltre alle opere ambientate nella Vigàta di un tempo, dal Birraio di Preston (1995) a La concessione del telefono (1999), ci sono i gialli della Vigàta odierna del Commissario Montalbano, con l’invenzione del quale arriva il grande successo.
Montalbano è il protagonista di romanzi (il primo è La forma dell’acqua, del 1994) e racconti che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non presentano alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura.