Massimo Cultraro, nato a Catania 1965, è archeologo, primo ricercatore (senior researcher) presso l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Catania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Catania nel 1989, si è specializzato in archeologia preistorica dell’Egeo presso la Scuola Archeologica Italia di Atene nel triennio 1990-93.Dottore di ricerca presso l’Università di Pisa dal 1995 al 1998, si è perfezionato in Preistoria Egea presso la Scuola di Atene, dove ha vissuto fino al 1999 collaborando ad attività di scavo e ricerche con istituzioni greche e internazionali. Membro della Società Ellenica di Archeologia e borsista dell’Ècole Française di Atene, dopo aver lasciato la Grecia, è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Perugia, lavorando al progetto sulle forme del sacro nel Mediterraneo antico.
Professore a contratto presso le Università di Perugia e di Cagliari, dal 2003 insegna Civiltà Egee presso l’Università di Palermo. È componente del collegio di dottorato in Territorio e Cultura presso l’Università di Tor Vergata a Roma.
Ha operato in numerose missioni di scavo in Grecia, nell’isola di Creta (Festòs e Haghia Triada) e a Lemnos, dove dal 1992 è responsabile scientifico delle esplorazioni nella collina settentrionale dell’abitato preistorico. Visiting Professor presso la Brown University di Providence, Rhode Island (USA), vi è tornato come Senior Researcher grazie ad una borsa CNR-NATO; è membro dell’American Archaeological Society.
I suoi campi di interesse riguardano, oltre la Grecia dell’età del Bronzo, la preistoria della Sicilia, con particolare attenzione alle dinamiche dei contatti transmarini e ad aspetti della produzione tecnologica, come l’artigianato su metallo. Si occupa di temi di ricerca nel campo delle scienze bioarcheologiche e della genetica molecolare, studiando l’interazione tra uomo e ambiente, e l’insorgenza di patologie nei gruppi umani antichi.
Attualmente ha un progetto di studio sul collezionismo di materiali preistorici dalla Sicilia dispersi, nel corso dell’Ottocento, in varie località europee.
All’interno del CNR si occupa di tecnologie digitali nel settore della comunicazione dei Beni Culturali, ed ha fatto parte della delegazione italiana presso l’Expo di Shanghai in Cina (giugno 2010).
Nel 2007 gli è stata affidata la direzione scientifica del progetto ‘Il Museo Virtuale dell’Iraq’, un’iniziativa scientifica congiunta tra CNR e Ministero degli Esteri finalizzato alla restituzione al vasto pubblico del patrimonio archeologico dell’antica Mesopotamia dopo le devastazioni belliche del 2003. Il progetto, ora disponibile online (www.virtualmuseumiraq.cnr.it), è stato prescelto a rappresentare le eccellenze scientifiche italiane ai lavori del G8 degli Enti di Ricerca tenutosi a Venezia nel maggio 2009. Ha diretto progetti di ricerca internazionali in Spagna, Portogallo, Bosnia, Georgia, su tematiche legate alla tutela e conservazione del patrimonio culturale.
Dal 2010 è componente della commissione ministeriale L. 6/2000 del MIUR per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica italiana.
Autore di un oltre centinaio di lavori su riviste scientifiche nazionali e internazionali, ha scritto due saggi su argomenti legati alla preistoria egea e, di prossima uscita, è il volume su Troia e le sue guerre.